Mutuiamo integralmente il titolo del Corriere Della Sera che ha così titolato l’evento presentazione del nuovo iPhone 6 ed Apple Watch, soffermandosi sulla commistione tra mondo Geek e pret-à-porter , tra dispositivi di ultima generazione e accessori di ultimo grido, tra Seedcamp Week e Fashion Week ..insomma tra memoria espandibile all’infinito e cover smaltate.
Siamo a Cupertino e accanto al fan più accanito, e già in coda col pensiero davanti l’Apple store più vicino, sfilano nomi altisonanti della moda e dello star system: Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, Natalie Massenet tycoon di Net a Porter, famose fashion blogger, la splendida Gwen Stefani, la top model Lily Cole; senza contare la perfomance live degli U2, a presentazione del nuovo album, con omaggio agli utenti iTunes del suddetto.
A detta dell’inviato, la situazione era nettamente quella consona ad una sfilata di moda: fila per entrare, security, fashion editor tutti a “selfarsi” in armonia, in mezzo a una miriade di direttori di testate, cantanti, modelli e attori. Non a caso il team Apple si è arricchito qualche mese fa di businessman provenienti dal settore, come Angela Ahrendts ex Burberry e Paul Deneve ex Yves Saint Laurent, per una tecnologia alla conquista della moda e a sua volta del clienti tipicamente intento a sfogliare Elle, Vogue e Marie Claire.
Il caro inviato ha scoperto l’acqua calda: quale più di Apple tra i colossi dell’informatica ha puntato sull’immagine, anticipando gusti e tendenze? Non sarò l’unica a ricordare uno dei primi MacBook, già bianchi, simili ad accessori moda, nella consistenza “sorbetto” classica. E da ultimi iPhone 5s presentato anche nei toni dell’oro e del silver, e 5c bordato da pennellate fluo.
Nelle ultime proposte riscontriamo un chiaro passo indietro, non nell’inseguimento a Vogue, ma nell’intento stesso di commercializzare originalità, unicità, uno status vero e proprio. Nonostante l’accellente scelta di design dell’Apple Watch, bello a vedersi, elegante, perfetto per ricoprire il ruolo di vero complemento di stile, presentato anche nelle declinazioni più sofisticate, con cassa in oro, o in versione sporty, con quadrante ultraleggero..c’è qualcosa che non quadra (hahaha)!
Una ricerca di approvazione che ci ricorda l’ultima Lady Gaga. Si ridete pure per il paragone..anche la Germanotta era un’icona di stravaganza, di sfrontata genialità, nel costante rispetto di un chiaro filo conduttore, sublimato da effetti speciali mai scontati.
Bene il filo conduttore si è spezzato: iPhone 6 fuori misura, in barba alle promesse -cattivoni – , senza effetti speciali! Un Apple Watch che magari indosseranno Pharrell Williams e Rihanna mentre duettano in “Unhappy” , poi stravenduto come le patatine da Mc Donald’s, ma che ci non regala un nuovo scalpitante sogno. Risultava tutto molto più modaiolo prima che arrivasse la moda in carne e ossa a prenderne parte.
Mi dispiace caro inviato.. ti sei proprio sbagliato.
